IDEA PROGETTUALE
“Col naso all’insù”. Le meraviglie del soffitto della Cattedrale di Agrigento è un progetto ideato dal Museo Diocesano di Agrigento, con l’ausilio di esperti esterni, rivolto alle Scuole di ogni Ordine e Grado, finalizzato alla riscoperta dell’antico soffitto a capriate della Cattedrale di Agrigento.
Il soffitto è un documento storico straordinaria dell’arte cinquecentesca siciliana, fortemente legato al Medioevo europeo; tra le più antiche testimonianze siciliane meglio conservate. Aderisce alle nuove forme rinascimentali, all’interno di un linguaggio espressivo tardo-gotico. Il complesso programma decorativo unisce il ricco repertorio del mondo medievale al mondo rinascimentale, incrociando istanze celebrative e teologiche.
Dodici capriate, dipinte con l’antica tempera all’uovo, che si estendono dal portale principale al primo arco trionfale della Cattedrale, accolgono il visitatore, che può ammirarne la rara bellezza e i profondi messaggi “Col naso all’insù”! Tra le capriate, lungo le fasce inferiori di coronamento, compaiono scene bibliche, tratte dall’Antico e Nuovo Testamento; lungo l’asse principale svettano gli stemmi araldici legati alle famiglie nobili locali che hanno commissionato il pregevole manufatto. Sintesi fra temi religiosi e laici, storie tratte dalla Bibbia, soggetti araldici e temi letterari, presentati in un contesto decorativo di grande ricercatezza. Il racconto pittorico si dipana dovunque, non tralasciando una singola mensola, ne un listello coprigiunta; dovunque è lo splendore della materia dipinta, con colori vivaci e intensi. Una fantasiosa enciclopedia visiva medievale.
FASI DEL LABORATORIO
PRIMA FASE
Dopo aver contestualizzato il periodo storico nel quale il soffitto della Cattedrale è stato realizzato, il laboratorio permetterà di comprendere il complesso e affascinante mondo dell’arte pittorica cinquecentesca nazionale e regionale, e in particolare le testimonianze locali presenti sul territorio agrigentino. La Cattedrale di Agrigento custodisce un soffitto ligneo tra i più antichi della Sicilia, unitamente allo Steri di Palermo e al soffitto della Cattedrale Nicosia a Enna. Il laboratorio prevede diversi momenti di riflessione. Quali erano i sistemi costruttivi dei soffitti lignei siciliani tra Quattro-Cinquecento? Quale curiosità conservano? Quali materiali di costruzione si utilizzavano? Come si reperiva il legno, la stagionatura, la lavorazione e infine la posa in opera.
Le ricche decorazioni floreali e figurativi sono uno splendido lavoro di squadra di un gruppo di artisti che, unendo le diverse competenze, hanno realizzato un capolavoro d’arte siciliana: architetti, pittori, decoratori, pittori, ebanisti, scultori. Il ricco repertorio di araldica legato alle nobili famiglie agrigentine committenti, permetterà di riappropriarci della storia locale illustre e molto produttiva, che ancora oggi parla al presente. Un mondo reale e surreale, ricco di segni e simboli che sono sempre attuali.
- DALLA CONOSCENZA ALLA CONSAPEVOLEZZA
La visita espressivo-sensoriale dei soffitti lignei della Chiesa di Santa Maria dei Greci (XV secolo)e della Cattedrale (XVI secolo), attraverso un approccio ludico, calibrato ai diversi ordini e gradi scolastici, con l’ausilio di esperti, permetterà la conoscenza approfondita del patrimonio artistico del nostro territorio, frutto di un passato illustre, costruito da abiliti artisti che hanno amato e rispettato il loro tempo e lasciato testimonianze autentiche, che oggi dobbiamo conoscere per amare e rispettare.
In un tempo in cui ci si interroga sul presente, il recupero della storia, delle tradizioni locali, in tutte le sue sfumature, sono strumenti indispensabili per non sprofondare in un presente privo di significato e di radici. Noi tutti abbiamo il dovere di tramandare conoscenze autentiche, senza perdere la profonda riconoscenza per il passato.
SECONDA FASE - ATTIVITA’ MANUALE
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Esperienza pratica sulle varie combinazioni di segni, forme e colori. Approccio didattico alla tecnica della pittura. Il laboratorio permetterà di scoprire questo ricco mondo di colori. Come si reperivano i colori nel passato? Quanti tipologie di colori conosci? Ad ogni bambino della Scuola dell’Infanzia e Primaria sarà fornita tutto il materiale per realizzare il lavoretto personalizzato. I bambini potranno lavorare in modo divertente e insolito utilizzando colori di origine alimentare, tra cui i fondi del caffè, lo zafferano, le barbabietole, i mirtilli, la curcuma, il curry, le carote, il tè ecc..; il laboratorio ha l’obiettivo di sensibilizzare i bambini alla tematica del riciclo di alimenti di scarto, che saranno impiegati con il pennello ed anche con le mani, in modo da coinvolgere il senso del tatto della vista e dell’olfatto, nel pieno rispetto della natura.
Scuola Secondaria di I Grado
Gli studenti potranno realizzare una tavoletta decorata, dipingendola con i colori acrilici, molto simili per quanto riguarda la resa pittorica e cromatica, alla tecnica originale cinquecentesca della tempera, legata ai motivi decorativi del soffitto della Cattedrale.
Scuola Secondaria di II Grado
Agli studenti, con l’ausilio di un esperto restauratore, verrà proposto di sperimentare, in modo divertente ma reale, l’interessante tecnica della “reintegrazione pittorica a puntinato”, utilizzata nel restauro conservativo delle opere d’arte in legno, con l’ausilio di colori acrilici; una tecnica riconoscibile e reversibile, utilizzata nel restauro odierno per recuperare in modo autentico e rispettoso le testimonianze del nostro passato, senza falsare la storia.
Sarà fornita loro una tavoletta con una raffigurazione che presenterà una porzionemancante (una lacuna) alla quale andrà riconferita la giusta lettura dell’immagine, grazie alla tecnica del“puntinato”.
INFO&COSTI
DURATA DELLE ATTIVITÀ: 4 ore.
CONTRIBUTO: di € 5,00 a ragazzo.
GRATUITÀ PER I DOCENTI ACCOMPAGNATORI E GLI STUDENTI CON DISABILITÀ.
NUMERO MASSIMO PARTECIPANTI : 40 ragazzi.
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museodiocesanoag@gmail.com