I VESCOVI E L'OPERA PASTORALE

Il percorso  pone l'attenzione su alcune figure di vescovi protagonisti delle vicende storico-artistiche ed ecclesiastiche dei tre Istituti di cultura (Museo, Archivio, Biblioteca).  Figure di vescovi ed ecclesiastici attivi sul territorio diocesano, vissuti in tempi diversi, con scelte pastorali, culturali e sociali differenti, in risposta alle diverse esigenze, ma che hanno lasciato un "prodotto" ecclesiale ricco, espressione della vitalità della Chiesa universale.
Il fervido clima culturale stimolato dai vescovi agrigentini nei secoli tra il XIV e XIX alimentò e si alimentò di un contesto più ampio, di cui il ricco patrimonio artistico e architettonico, giunto fino a noi, è viva testimonianza.

L’eredità architettonica ed artistica preservata nel tempo, è frutto di una committenza colta e lungimirante, che esprime la grandezza e la munificenza della Chiesa, che con l’azione pastorale e sociale ha contribuito alla crescita del territorio, anche attraverso la fondazione di istituzioni culturali ed assistenziali.

La vita culturale ed artistica del vasto territorio agrigentino, a partire dal Trecento e per tutto l’Ottocento, annovera importanti opere ecclesiastiche quali la Cattedrale, il Seminario, il Palazzo vescovile, il Collegio dei Santi Agostino e Tommaso, le Opere Pie Gioenine, il Seminario di Favara.

Ogni vescovo che è stato approfondito nel percorso affronta aspetti comuni con l'originalità propria, e risponde alle esigenze del tempo. Sono stati selezionati documenti dell’Archivio Capitolare, dell’Archivio Storico Diocesano, dell’Archivio delle Opere Pie Gioenine, dell’Archivio dei Santi Agostino e Tommaso e della Biblioteca Diocesana del Seminario.

 

 

The aim of this exhibition is to bring attention the historical figures of bishops who were
instrumental in the historic, artistic and ecclesiastic development of the three Institutes of
culture (Museum, Archive, and Library). They were bishops and clergymen who were very
active in the diocese’s territory, living in different times and making different pastoral,
cultural, and social choices, each according to different needs, leaving to us a very rich
ecclesial “product”, an expression of the vitality of the universal Church.
The lively cultural climate created by the bishops of Agrigento between the fourteenth and
the eighteenth century was emboldened by a wider context, and we can still see traces of
it in the rich artistic and architectonic heritage they left us.
This architectonic and artistic legacy has been preserved through time and is a result of
many cultured and farsighted commissionings, expressing the greatness and munificence
of the Church that contributed to the growth of the territory through pastoral and social
action, including the creation of cultural and welfare institutions as well.
The artistic and cultural life of the vast territory of Agrigento, starting from the fourteenth
century and throughout all of the eighteenth century, can be seen in many ecclesiastical
works from those periods, such as the Cathedral, the Seminary, the College of the Saints
Agostino and Tommaso, and the Gioeni Institute.
Each one of the bishops you will read about gave their own unique answer to problems
they all faced, according to standards and morals of the era they lived in.
Hand-picked documents have been selected from the Chapter Archive, the Diocesan
Historic Archive, the Gioeni Institute Archive, the Saints Agostino and Tommaso Archive,
and from the Diocesan Library of the Seminary.