SINOPIE.L'ENERGIA E LO SPIRITO

Oltre lo sguardo.

 La metafora del presente nelle opere di Emilano Alfonsi al MUDIA

 DOMENICA BRANCATO

 Accogliere la mostra Sinopie. L’energia e lo spirito di Emiliano Alfonsi,  nelle sale del Mudia, permette di far dialogare un esponente dell’arte italiana contemporanea con la Collezione storica permanente del Mudia.

Le opere di Alfonsi sono caratterizzate da visioni piene di contenuti, complete e totalizzanti, dove nulla è lasciato al caso; linee, forme e colori creano un perfetto equilibrio tecnico ed estetico, ereditato  dal Rinascimento toscano e fiammingo

I ritratti, riflettono una concezione dello spazio severa e disciplinata, e trasmettono un  bisogno di rigore, anche nella morbidezza delle forme, dallo spiccato decorativismo, che trova le radici nell’antica arte delle vetrate artistiche che l’artista apprende dalla nota  Maestra d’arte Barbara Ferabecoli, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dalla ben nota

Siamo lieti di accogliere, oltre i pregevoli ritratti dell’Alfonsi, un’opera inedita della Maestra Ferabecoli “l’Angelo di Piotr”; un bozzetto realizzato in vetro soffiato dipinto a fuoco, impreziosito con smalti e sale d’argento. Nello splendido rapporto tra maestro e allievo si recupera l’antico Mestiere dell’arte, tessendo una rete di legami con la tradizione e con la memoria. Ecco la scelta di esporre alcuni ritratti dell’Alfonsi nella Sala dei sarcofagi del Mudia di Agrigento; uno spazio culturale definito dall’artista “uno spazio dal potente potere ancestrale, luogo ideale per riuscire a toccare le origini dell’arte.

La sorprendente trasposizione dei criteri tecnici ed estetici delle arti applicate nell’arte pittorica rende unico ed irripetibile ogni ritratto; pitture tridimensionali, impreziosite da materiali e pigmenti nobili, trattati come piccoli monili, che sembrano omaggiare, in modo del tutto casuale l’oreficeria siciliane.

Il ritratto scelto tra la serie inedita do “Sinopie” per rappresentare la personale di Emiliano Alfonsi nella città di  Agrigento, nelle sale Museo Diocesano, è Rosa di Maggio, un ritratto di una fanciulla catturata dal quotidiano dell’artista, che trae ispirazione dai versi dell’omonima poesia di Alda Merini, definita la “Sua primavera dolorosa” -  una splendida osmosi tra pittura e poesia.

L’arte di Emiliano Alfonsi risponde a pieno titolo alle necessità della “contemporaneità”, ovvero tramandare conoscenze autentiche, e mostrare  una profonda riconoscenza per il passato. Tutti questi elementi vengono composti egregiamente dall’ artista su personaggi estratti dal Suo presente, e vengono consegnati dignitosamente ai posteri, attraverso la bellezza dell’arte.

 

Uno sguardo indietro che ci consegna passaggi fondamentali della sua vita artistica

CARMEN BELLALBA

E' la tecnica la prima sirena incantatrice di tutta la straordinaria arte di Emiliano Alfonsi, quella tecnica all’uovo che si tramanda dal 1400, una delicata e raffinata arte di bottega che mi ha letteralmente catturata.

Il profumo dei pigmenti, l’utilizzo dell’uovo per amalgamare le colle, i tagli del legno per dare forma ai suoi supporti meticolosamente intagliati.

Questo mondo così finemente cadenzato, con ordine ed equilibrio, questa sospensione del tempo che gestisce ogni passaggio, ha generato l’idea di Sinopienel senso letterale del termine.

Andare indietro nel processo creativo per arrivare al punto iniziale, quello della creazione nell’intelletto, del genio creativo da cui scaturisce il primo intervento sulla materia e tracciare la forma.

Alfonsi, comprendendo appieno, genera dei monocromi, otto splendidi monocromi che omaggiano otto pigmenti, e li interpreta attraverso otto bellissimi ritratti di personaggi illustri che si sono lasciati attraversare e spogliare di ogni elemento superfluo per essere così universali, adatti ad ogni sguardo si poggi su di loro e adottare così caratteristiche multiformi, ed essere sé stessi nell’accezione più ultima, ma anche essere ogni individuo il quale osservandosi possa trovare un tratto di sé.

In questa mostra si è reso indispensabile, quasi un passaggio obbligato, esporre anche opere di repertorio, poiché ritenute indispensabili per la comprensione dell’evoluzione artistica di Alfonsi.

Uno sguardo indietro che ci consegna passaggi fondamentali della sua vita artistica, e così la suggestiva presenza della vetrata artistica di Barbara Ferabecoli, maestra d’arte di Alfonsi - un’opera nata da un bozzetto di un incompiuto del a sua volta maestro della Ferabecoli, Piotr Merkury -  nel realizzare quest’opera ha passato il testimone al suo ex allievo Emiliano Alfonsi, ed è commovente questo passaggio in segno di continuità non solo artistica ma affettiva di un rapporto che parte del maestro Merkury, passa dalla disciplina di Barbara Ferabecolie continua con l’esplosione artistica di Alfonsi.

Ed è l’arte il gancio, la linfa vitale che si trasmette fluida per nutrire da maestro a maestro e generare nuovi meravigliosi frutti.

 

Beyond the gaze.

The metaphor of the present in the artworks of EmilanoAlfonsi at MUDIA

  

Welcoming the exhibition Sinopie. The energy and spirit of Emiliano Alfonsi, in the Mudia halls, allows an exponent of contemporary Italian art to dialogue with Mudia's permanent historical collection.

Alfonsi's works are characterised by visions full of content, complete and totalizing, where nothing is casual; lines, shapes and colors create a perfect technical and aesthetic balance, inherited from the Tuscan and Flemish Renaissance.

The portraits reflect a severe and disciplined conception of space, and convey a need for strictness, even in the softness of the shapes, with a pronounced decorativism, which finds its roots in the ancient art of stained glass, which the artist learnt from the well-known art teacher Barbara Ferabecoli at the Academy of Fine Art in Rome.

In addition to the valuable portraits by Alfonsi, we are delighted to welcome an unpublished work by MaestraFerabecoli “Piotr's Angel” a sketch made of fire-painted blown glass, embellished with enamel and silver salt. In the excellent relationship between master and pupil, the ancient craft of art emerges and creates a network of links between tradition and memory.

This explains the choice of exhibiting some of Alfonsi's portraits in the MudiaSarcophagi Hall; a cultural space defined by the artist as “a space of powerful ancestral power”, an ideal place to be able to touch the origins of art.

The surprising transposition of the technical and aesthetic criteria of art that are applied in painting makes each portrait unique and unrepeatable; three-dimensional paintings, embellished with noble materials and pigments, treated like small jewels, that seem to honor Sicilian goldsmiths.

The portrait chosen from the inherited “Sinopie” artworks is Rosa di Maggioable to represent Emiliano Alfonsi's personal exhibition in the city of Agrigento. In the halls of the Diocesan Museum, a portrait of a young girl captured from the artist's daily life, inspired by the poem ofAldaMerini, defined as "Her painful spring" - a unique osmosis between painting and poetry.

Emiliano Alfonsi's art responds to the needs of “contemporaneity”, passing on authentic knowledge, and showing a profound appreciation for the past.

All these elements defined by the artist on characters extracted from his present, andreturned to posteritywith dignity, through the beauty of art.

DOMENICA BRANCATO

 

The first attraction of Emiliano Alfonsi's extraordinary art is his egg technique transmitted since the 1400s, a delicate and refined workshop art that literally captivated me.The scent of pigments, the use of egg to amalgamate the glues, the cutting of wood to shape its carved supports.

This world so rhythmic, with order and balance, this suspension of time that manages each passage, generated the idea of Sinopie in the most literal sense.

It seems important to go behind the creative process to get the initial point, which regard the intellectual creation (the creative genius) from which emerges the first in-depth study of the matter and shape.

Alfonsigenerates eight splendid monochromes that honor eight other pigments, and interprets them through eight beautiful portraits of illustrious characters.These are devoid of any superfluous elements to be so universal, suitable for every gaze and thus adopt multifaceted characteristics, allowing each individual to find a trait of himself by observing them.It was indispensable in the exhibition, almost a compulsory transition, to exhibit repertory works, considered essential for understanding Alfonsi's artistic development.

A glimpse into the artist's pastallows us to understand the fundamental passages about his life, as well as the evocative presence of the stained-glass window by Barbara Ferabecoli (Alfonsi's art teacher), a work that originated from a sketch of an unfinished work by Ferabecoli's teacher, PiotrMerkury.This work of art was realized with the passing to his former pupil Emiliano Alfonsi; a touching passage as a sign of continuity not only artistic but also affective of a relationship that starts with Merkury, passes through Barbara Ferabecoli's discipline and continues with Alfonsi's artistic explosion.

Art is the hook, the lifeblood transmitted fluent to nourish from teacher to teacher and generate wonderful new results.

CARMEN BELLALBA

L'OPERA ICONA DEL MUDIA. NUTI E ALDA MERINI

Giovanni Nuti è un artista importante che ha nove album all’attivo e un matrimonio artistico da brividi. Insieme ad Alda Merini ha fuso musica e poesia in un gioiello raro.

“E’ stato davvero il destino a farci incotrare. Ero in una libreria quando, da uno scaffale, è caduto da solo un libro. Lo sono andato a raccogliere ed ho letto che era aperto su una poesia di Alda. Ho sentito forte l’impulso di musicarla, così sono corso a casa e ho composto di getto. Ho contattato la Merini e lei, nel cuore della notte, mi ha lasciato un messaggio in segreteria in cui diceva che voleva incontrarmi. Era in in vacanza in un albergo a pochi minuti da casa sua. Viveva così.”